Nel febbraio 2017, ho deciso insieme ad un gruppo di amici, di fare quello che per me era il primo vero safari fotografico. Sono così arrivato al Lualenyi, un camp all’interno del parco Tsavo in Kenya Non sapevo bene cosa aspettarmi, anzi, nel mio immaginario, pensavo di vedere quelle scene dei documentari,  che per anni avevo sognato di vivere in prima persona.  La realtà è molto diversa: percorri chilometri e chilometri di strade polverose  alla ricerca di elefanti, leoni, leopardi, giraffe .  Gli animali non escono a comando, non “organizzano” scene di caccia per compiacere i turisti. La vita scorre, come giusto che sia, nei tempi e nei modi che “loro”, i veri padroni della savana, decidono. Questa cosa mi ha fatto riflettere e amare ancora di più quella terra! Una cosa che ho capito, forse per la prima volta, è che ci sono momenti in cui devi riporre la macchina fotografica e imprimere le immagini nel cuore e non in un sensore, solo così rimarranno per sempre con te. Durante questo viaggio, ho vissuto un momento molto particolare: la nostra guida Davide, aveva avvistato il giorno prima, una giraffa ferita ad una zampa da un laccio messo dai bracconieri. Ho assistito insieme ai miei amici al salvataggio di questa giraffa; l’equipe dei veterinari del parco ha sedato e curato l’animale in modo veloce, evitandogli così una morte certa, dovuta alla cattiveria di alcuni esseri umani.

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